Il Gruppo Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia, ha recentemente rilasciato i primi dati provvisori relativi alla quota complessiva dell’energia elettrica richiesta nel nostro Paese durante lo scorso anno: nel 2022, infatti, le rinnovabili sarebbero cresciute anche in Italia, passando dal 33 al 35% nella produzione elettrica, mentre per quanto riguarda la quota dei consumi energetici complessivi la crescita è arrivata al 18,3%. L’energia fornita dal sole è in netta ascesa ed i suoi estimatori sono saliti del 3% rispetto all’ultima rilevazione disponibile.
AUMENTANO LE RINNOVABILI IN EUROPA, MA NON ABBASTANZA
L’Europa sta dimostrando che sostituire il carbone con le rinnovabili è il modo più rapido per ridurre le emissioni di CO2. Cresce, quindi, sempre più la quota di rinnovabili nella produzione elettrica europea, mentre continua inesorabile la caduta del carbone.
Nel 2022 le nuove installazioni di fotovoltaico in Europa hanno registrato un aumento del 60%, con quasi 10 GW di potenza. Nonostante questo l’Ue detiene una quota inferiore al 10% del mercato mondiale del solare. “Finora l’Ue ha perso l’opportunità di trarre profitto dai prezzi dei moduli molto favorevoli: l’energia solare infatti è spesso più economica dell’elettricità prodotta dalle centrali convenzionali“, ha affermato Matthias Buck, responsabile della politica energetica europea ad Agorà Energiewende. “Tuttavia, tre paesi – Spagna, Francia e Italia – puntano a 45 gigawatt e oltre di solare”.
Per raggiungere l’obiettivo dell’Ue al 2030 di coprire il 32 per cento della domanda di energia da fonte rinnovabile, la quota di quest’ultime nel settore elettrico dovrà aumentare fino al 57% entro tale data.