COMUNITÀ ENERGETICHE E INCENTIVI PER CRESCERE NEL RESIDENZIALE
DAVIDE FIORI, CEO E PARTNER DI INTERSOLARE, EPC ATTIVO NELLO SVILUPPO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU TETTO, ILLUSTRA LA SITUAZIONE ITALIANA DEL SOLARE E DELINEA LA STRATEGIA DELLAZIENDA PERI PROSSIMI ANNI
Cliente al centro e qualità dei servizi sono le basi su cui si poggia la strategia di IntersolarE, azienda EPC di Ferrara attiva nello sviluppo di impianti fotovoltaici chiavi in mano. Alla luce del decreto sulle comunità energetiche, Davide Fiori, amministratore di IntersolarE e recentemente nominato referente esclusivo per il nord Italia dalla multinazionale cinese Super Solar Energy di Fujan, racconta la storia dell’azienda e gli obiettivi alla luce delle nuove opportunità.
Da quanto tempo lavora nel mondo delle rinnovabili?
«Fino ai 38 anni ho lavorato per Telecom Italia e H3G come funzionario e area manager. Nel 2009 sono stato direttore commerciale di una newco focalizzata nel fotovoltaico e pioniere delle energie rinnovabili, portando questa impresa a fatturare oltre 20 milioni di euro in meno di tre anni. Nel 2014 mi sono trasferito in Svizzera, rimanendo comunque sempre nel fotovoltaico, come direttore commerciale di Sungreen SA di Lugano. Dopo un lungo periodo come manager ho deciso, per motivi famigliari, di tornare in Italia e di fondare IntersolarE».
Come sta andando?
«Grazie a una visione comune illuminata e a un gruppo coeso, nel biennio 2021/22 IntersolarE è diventata la prima azienda del nord Italia per fatturato nel segmento residenziale così come attestato dalla società di revisione AC Finance di Milano. Nel 2023 IntersolarE è ancora leader nell’installazione di impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per auto elettriche».
Cosa rende l’approccio di IntersolarE diverso rispetto a quello delle altre aziende nel mercato dell’efficienza energetica?
«IntersolarE ha sempre avuto il merito di giocare d’anticipo e di posizionarsi in maniera opportuna, andando a trovare nicchie di mercato davvero interessanti. C’è sempre stata un’espansione congrua e graduale per raggiungere i nostri obiettivi passo dopo passo. Oltre a ciò IntersolarE ha anche una forte componente etica che la distingue dagli altri operatori del mercato e ciò deriva dai suoi componenti e dai suoi collaboratori».
Quindi non è solo fatturato ed acquisizione incontrollata di clienti…
«Per IntersolarE è centrale che il cliente sia davvero contento dei nostri prodotti e della nostra qualità di servizio. Le nostre soluzioni e progettazioni di autonomia energetica fanno battere il cuore dei proprietari di casa e imprenditori di aziende. Noi ci occupiamo davvero di tutto, dalla parte burocratica all’installazione ed alle successive eventuali assistenze, garantendo addirittura il cliente, nel caso in cui il risparmio promesso non si realizzasse, con una fidejussione finanziaria. Con noi i tempi di attesa per fornitura e installazione sono davvero di pochi giorni dall’ordine e grazie alle nostre programmazione siamo in grado di far assaporare fin da subito il risparmio energetico da noi sottoscritto».
Viviamo una crisi senza precedenti sul prezzo dell’energia. Come si è potuti arrivare a questo collasso?
«L’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas è iniziato ben prima della guerra in Ucraina. La crisi energetica è infatti causata da molteplici fattori e aspetti, tra i quali la pandemia da Covid, che ha fatto contrarre gran parte della produzione cinese, o comunque ha rallentato una serie di processi, consegne e trasporti, che insieme ad altri macro fattori ha portato alla crisi in atto. Questi fattori hanno successivamente portato a un aumento dei prezzi dell’energia e del gas naturale. La crisi in Russia ha poi alimentato anche l’inflazione.
Di fronte a un evento importante come la pandemia da Covid e tutto ciò che comporta – il crollo delle imprese italiane, la contrazione del fatturato nel 2020 e la ripresa nel 2021 – tutti i paradigmi di mercato hanno subito alcuni cambiamenti».
Quali sono secondo lei le altre criticità per la diffusione della tecnologia fotovoltaica in Italia e cosa dovrebbe fare il governo per incentivare questo mercato?
«Ci sono stati interventi molto importanti sul fotovoltaico residenziale: Superbonus, Ecobonus, ma anche alcune norme che hanno senza dubbio il vantaggio di portare il fotovoltaico in Italia e di farlo conoscere a tutti. Grazie a queste normative, il fotovoltaico ha acquisito un posto molto importante nell’immaginario delle persone. Ciò che lo Stato può fare è essere il più vicino possibile ai cittadini e agli imprenditori per facilitare l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, ma non solo. Ad esempio, quante coperture in fibrocemento o in Eternit abbiamo visto escluse dalle valutazioni? Dovrebbe essere creato un sistema, un pacchetto completo di benefici, per creare le condizioni e un terreno fertile per lo sviluppo della produzione di energia fotovoltaica. Dobbiamo poi ammodernare la rete elettrica. Sarà infatti necessario incoraggiare l’installazione di impianti fotovoltaici ma anche sostenere la creazione delle basi necessarie per la sua crescita installazione. Inoltre a mio avviso l’industria italiana ha bisogno di ulteriori incentivi».
Ad esempio?
«Negli anni si è parlato molto di crediti d’imposta e di rinnovare i bandi FER. Abbiamo bisogno di qualcosa che vada incontro agli imprenditori per aiutarli a investire. Non ultimo penso che il tema delle rinnovabili e dell’energia solare vada spiegato e promosso in termini di comunicazione e di educazione ambientale arrivando ad una vera e propria educazione dell’energia.
Non si può prescindere dal vedere il solare come l’unico modo veramente efficace per eliminare o ridurre drasticamente la dipendenza dalle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Con la condivisione di tutti dobbiamo trovare sempre più un sistema che non cambi la mentalità che si è generata in questi ultimi anni post pandemia, certificando definitivamente che l’energia solare è fonte di energia affidabile e redditizia sia dal punto di vista economico che ambientale.
Per quanto riguarda la normativa sulle comunità energetiche, la regolamentazione nazionale ha recepito quella europea attraverso l’emanazione e conversione in legge del DL 162/19. IntersolarE come si sta muovendo?
«Noi di IntersolarE siamo al lavoro insieme ad altre realtà propedeutiche al nostro settore, per creare diverse comunità energetiche nei prossimi cinque anni. Tutto ciò è importante perché promuove la condivisione dell’energia e riduce al minimo i costi fissi di installazione degli impianti fotovoltaici. Con questa approvazione da parte del governo italiano questi sistemi saranno sempre più efficienti. Le smart community che si creeranno rappresenteranno un cambio di mentalità, in cui la digitalizzazione va abbracciata, accolta e capita. Il mondo dell’energia non fa eccezione e il mercato italiano ha le potenzialità per essere all’avanguardia in questo settore. E ora che la normativa apre le porte all’autoconsumo collettivo e condiviso, è più che pronta a supportare questo cambiamento epocale».
Articolo pubblicato su Solare B2B – gennaio/febbraio 2014